Metalli pesanti nei dentifrici? Cosa rivelano i test su prodotti famosi come Colgate, Crest e Sensodyne

Un’indagine condotta negli Stati Uniti ha messo sotto la lente 51 tra i dentifrici più diffusi sul mercato, inclusi prodotti di marchi molto noti come Colgate, Sensodyne e Crest.

I risultati sono tutt’altro che rassicuranti: la maggior parte di questi contiene tracce di metalli pesanti come piombo, arsenico, cadmio e mercurio. Questi contaminanti possono essere presenti nelle materie prime usate per la produzione del dentifricio, spesso derivanti da sostanze naturali come argille o carbonati che assorbono elementi presenti nell’ambiente.

Chi ha condotto l’analisi e con quali criteri?

L’analisi è stata realizzata da Lead Safe Mama, un’associazione statunitense specializzata nel testare la sicurezza dei prodotti di uso quotidiano. I metodi adottati sono stati molto più severi rispetto agli standard stabiliti dalla FDA (Food and Drug Administration), ponendo limiti più stringenti alla quantità tollerabile di metalli pesanti. I risultati? Il 90% dei dentifrici testati contiene piombo, il 65% arsenico, il 48% mercurio e il 30% cadmio.

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Quanto piombo c’è nei dentifrici? E gli altri metalli?

Secondo la FDA, non esiste una soglia sicura per l’esposizione al piombo. Tuttavia, l’ente ha fissato dei limiti massimi: 10.000 ppb (parti per miliardo) nei dentifrici senza fluoro e 20.000 ppb in quelli fluorati. L’Unione Europea si attesta su valori simili, ma per cadmio e arsenico impone limiti più severi.

Lead Safe Mama ha invece seguito i criteri proposti nel Baby Food Safety Act del 2021 (non approvato ma ritenuto un riferimento rigoroso), fissando i limiti a:

  • 5 ppb per piombo e cadmio
  • 2 ppb per mercurio
  • 10 ppb per arsenico

Applicando questi standard, quasi nessun prodotto analizzato risulta conforme.

Quali sono le concentrazioni trovate nei prodotti?

I dati parlano chiaro:

  • Piombo: presente nel 90% dei prodotti, da 16,8 a 7.800 ppb.
  • Arsenico: da 6 a 5.820 ppb.
  • Mercurio: in circa metà dei campioni, da 5,7 a 19 ppb.
  • Cadmio: in un terzo dei dentifrici, da 5,3 a 267 ppb.

I dentifrici per bambini e quelli bio sono davvero più sicuri?

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, i dentifrici destinati ai bambini e quelli etichettati come “naturali” o “biologici” non sono esenti dalla contaminazione da metalli pesanti. Le materie prime utilizzate, come il caolino, la bentonite, il carbonato di calcio, la silice o l’idrossiapatite, possono contenerne tracce rilevanti.

Qual è il rischio per la salute umana?

Tutti e quattro i metalli pesanti citati sono tossici, specialmente per i bambini. Il piombo, ad esempio, è correlato a danni cognitivi, disturbi neurologici e difficoltà di apprendimento. L’arsenico è un noto cancerogeno, mentre mercurio e cadmio possono interferire con il sistema nervoso e renale. Sebbene le quantità trovate siano in genere contenute, l’esposizione quotidiana e l’effetto accumulo rappresentano un pericolo reale.

Cosa dice la normativa? Esistono differenze tra USA e Europa?

Sì, e sono notevoli. Ecco una panoramica:

MetalloLimite FDA (USA)Limite UEBaby Food Safety Act (Proposto)
Piombo (Pb)10.000 ppb / 20.000 ppb (con fluoro)20.000 ppb5 ppb
Cadmio (Cd)Non specificato2,5 ppb5 ppb
Arsenico (As)Non specificato500 ppb10 ppb
Mercurio (Hg)Non specificato (vietato nelle amalgame)Vietato dal 2025 nei dentifrici2 ppb

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