I pesticidi si trovano solo nei campi agricoli? No, i pesticidi non sono confinati ai terreni coltivati. Anche se tendiamo ad associarli esclusivamente all’agricoltura, dove vengono impiegati per contrastare insetti e parassiti che danneggiano le coltivazioni, la realtà è ben più complessa. Infatti, sono presenti anche pesticidi nelle case.
Alcune sostanze chimiche usate come pesticidi possono persistere nell’ambiente e arrivare perfino all’interno delle abitazioni. Questo allarme arriva da una ricerca condotta in dieci Paesi europei, che ha analizzato la diffusione di ben 209 pesticidi in ambienti sia esterni che domestici.
Cosa ha scoperto lo studio sulla presenza di pesticidi nelle case?
Lo studio, pubblicato sulla rivista Science of the Total Environment, ha preso in esame 625 campioni ambientali: tra questi, oltre cento sono stati prelevati direttamente da dentro le case. I risultati sono inquietanti: in ambienti interni, soprattutto nelle abitazioni vicine a zone agricole, sono stati rinvenuti ben 197 diversi pesticidi. La maggior parte di essi è classificata come potenzialmente pericolosa non solo per gli insetti, ma anche per animali, bambini e adulti.
Quali rischi per la salute derivano da questa esposizione?
Molti pesticidi possono contenere composti chimici persistenti, tra cui i famigerati PFAS (sostanze perfluoroalchiliche), noti anche come “forever chemicals”. Questi composti non si degradano facilmente e tendono ad accumularsi nel corpo umano nel tempo. Diversi studi hanno già collegato l’esposizione prolungata ai PFAS a una vasta gamma di problemi di salute: malattie del fegato, alterazioni ormonali, infertilità, obesità e perfino alcune forme di cancro.
Come fanno i pesticidi a entrare nelle abitazioni?
Secondo i ricercatori, le principali vie di ingresso dei pesticidi in casa sono molto più comuni di quanto si pensi. Spesso, queste sostanze vengono trasportate inconsapevolmente attraverso:
- Scarpe usate all’esterno, in campi o giardini trattati.
- Peli e zampe degli animali domestici, che camminano su superfici contaminate.
- Prodotti per uso domestico, come insetticidi spray acquistati al supermercato.
Anche il cibo rappresenta una fonte di esposizione: la frutta e la verdura non sempre vengono trattate efficacemente con il lavaggio. In alcuni casi, come nelle mele, i pesticidi possono penetrare sotto la buccia. Studi recenti consigliano di rimuovere anche uno strato di polpa per ridurre il rischio di ingestione.
Quanti pesticidi si trovano nelle case europee?
Nelle abitazioni monitorate dallo studio – tutte localizzate in prossimità di aree agricole – è stata rilevata una presenza media compresa tra 25 e 121 tipi di pesticidi per casa. Le concentrazioni più elevate si riscontrano nelle abitazioni degli agricoltori, ma anche le case situate nelle vicinanze di coltivazioni biologiche non sono del tutto esenti da contaminazioni.
Tutti i pesticidi sono davvero pericolosi per la salute?
Non tutti i pesticidi sono uguali. L’Istituto Superiore di Sanità chiarisce che esistono tantissime varianti, sia chimiche che naturali. Alcuni sono considerati “selettivi”, ovvero agiscono soltanto sulle specie infestanti e si degradano rapidamente nell’ambiente. Tuttavia, molti altri restano attivi a lungo, penetrano nel suolo, nell’acqua e persino nell’aria domestica. Il vero rischio, secondo gli scienziati, non sta solo nella tossicità dei singoli pesticidi, ma nella combinazione simultanea di decine di sostanze che possono interagire in modi ancora poco compresi.
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Che ruolo ha la polvere domestica nell’esposizione ai pesticidi?
Uno degli aspetti più sorprendenti dello studio è la presenza di pesticidi nella polvere domestica. Anche se le quantità rilevate sono basse, la coesistenza di molti composti chimici in uno spazio chiuso può amplificare il rischio tossicologico. Infatti, quasi il 40% dei pesticidi trovati nei campioni di polvere è associato a effetti negativi sulla salute umana, come alterazioni dello sviluppo neurologico nei bambini, problemi respiratori e compromissione del sistema immunitario.
Cosa suggeriscono gli esperti per ridurre l’esposizione?
Il professor Paul Scheepers, del Radboud Institute for Biological and Environmental Sciences nei Paesi Bassi, afferma che è fondamentale aumentare la consapevolezza sui modi in cui i pesticidi entrano nelle case. Consiglia alcune semplici ma efficaci precauzioni:
- Togliere le scarpe prima di entrare in casa.
- Lavare le zampe degli animali domestici se provengono da ambienti esterni.
- Limitare l’uso di insetticidi per uso casalingo.
- Lavare accuratamente la frutta e la verdura con soluzioni specifiche o, quando necessario, sbucciarle.
- Pulire regolarmente la casa per ridurre l’accumulo di polveri sottili.
Cosa possono fare le autorità per tutelare i cittadini?
Secondo gli autori dello studio, è urgente che le autorità europee rivedano le normative sui pesticidi, tenendo conto non solo dei singoli principi attivi, ma anche delle loro possibili interazioni combinate. Serve un cambio di paradigma: non basta sapere se un pesticida è pericoloso da solo, bisogna capire cosa accade quando più pesticidi coesistono nello stesso ambiente, specialmente all’interno delle nostre abitazioni.
Anche se invisibili, i pesticidi possono diventare ospiti indesiderati nelle nostre case. La buona notizia è che, con maggiore consapevolezza e buone pratiche quotidiane, possiamo ridurre significativamente l’esposizione e proteggere la nostra salute e quella dei nostri cari. Ma serve anche un’azione decisa a livello normativo per garantire ambienti più sicuri per tutti.