Decaffeinato con solventi? Solo Carrefour ammette l’uso del diclorometano

Bevuto soprattutto la sera perché privo di caffeina, il caffè decaffeinato è spesso visto come un’alternativa “light”, ma decaffeinato con solventi come il diclorometano è molto comune. Tuttavia, dietro questa scelta apparentemente innocua, si cela un dettaglio che in pochi conoscono: alcuni metodi di decaffeinizzazione prevedono l’uso di solventi chimici potenzialmente pericolosi per la salute, come il diclorometano.

L’inchiesta de Il Salvagente: svelato il lato oscuro del decaffeinato

L’allarme arriva da una recente indagine condotta dalla rivista Il Salvagente, che ha contattato numerose aziende produttrici di caffè per indagare sui processi di rimozione della caffeina. Mentre alcune hanno dichiarato di usare tecniche alternative più sicure, marchi importanti come Kimbo, Caffè Vergnano e Illy hanno scelto di non rispondere. Solo Carrefour ha rilasciato una dichiarazione, confermando l’uso del diclorometano per il loro decaffeinato con solventi.

Il metodo Carrefour e l’uso del diclorometano

Secondo Carrefour, il diclorometano sarebbe utilizzato per via della sua “elevata selettività verso la caffeina”, il che permetterebbe di mantenere intatte le proprietà aromatiche del caffè. L’azienda precisa inoltre che questo solvente evapora già a 40°C e viene successivamente rimosso con vapore acqueo, molto prima della tostatura, che avviene oltre i 200°C. Quindi, affermano, non ci sarebbero tracce chimiche nel prodotto finale.

Il parere degli esperti: attenzione ai residui

Tuttavia, come sottolinea Il Salvagente, il vero rischio riguarda l’esposizione continua e sommata a più sostanze nocive, specialmente per chi sceglie caffè decaffeinato con solventi. Le normative europee impongono limiti precisi, ma non tengono conto della possibile accumulazione nel corpo umano. Il professor Luca Campisi, docente di Tossicologia alimentare all’Università di Pisa, spiega che anche minime quantità residue, se ingerite frequentemente, possono accumularsi nel grasso corporeo.

Diclorometano: cos’è e perché preoccupa

Il diclorometano, noto anche come cloruro di metilene, è un solvente organico molto volatile, classificato dallo IARC nel gruppo 2A come “probabile cancerogeno per l’uomo”. Viene utilizzato in decaffeinizzazione per la sua efficacia, quindi spesso in caffè decaffeinato con solventi, ma non è privo di rischi per la salute.

Come funziona il processo con solventi chimici

Il procedimento industriale prevede l’immersione dei chicchi di caffè ancora verdi in una soluzione a base di diclorometano o acetato di etile, utilizzati per ottenere il caffè decaffeinato con solventi, che estrae la caffeina. In seguito i chicchi vengono risciacquati e tostati, ma non è garantita l’assoluta assenza di residui.

Cosa dice la legge: è tutto legale, ma non trasparente

L’utilizzo di solventi come il diclorometano è consentito dalle normative europee e italiane, che impongono limiti severi ai residui presenti nel prodotto finito. Tuttavia, la legge non obbliga i produttori a indicare in etichetta il metodo utilizzato per la decaffeinizzazione, lasciando i consumatori all’oscuro di un’informazione cruciale.

Solventi vs. metodi naturali: due approcci molto diversi

Oggi molte aziende stanno scegliendo metodi naturali come l’estrazione ad acqua o con anidride carbonica, considerati più sicuri. Questi brand non hanno difficoltà a indicarlo chiaramente in etichetta. Al contrario, quelle che usano solventi chimici spesso evitano di divulgarlo.

Carrefour risponde, le altre aziende tacciono

Tra le aziende coinvolte nell’inchiesta, solo Carrefour ha risposto apertamente, confermando di usare un metodo di decaffeinato con solventi, mentre altre di grande rilievo hanno preferito restare in silenzio. Un silenzio che, secondo Il Salvagente, mostra quanto il tema sia scomodo e poco trasparente.

La questione della trasparenza e la scelta dei consumatori

Il vero problema non è tanto la legalità del processo di decaffeinato con solventi, quanto la mancanza di chiarezza. Il consumatore dovrebbe avere la possibilità di scegliere consapevolmente, ma finché le etichette non riporteranno il metodo di decaffeinizzazione, sarà difficile orientarsi.

Un consiglio pratico: come scegliere il caffè decaffeinato più sicuro

Per chi desidera evitare i solventi chimici, il consiglio è di cercare diciture come “decaffeinato con metodo ad acqua” o “con CO₂” sull’etichetta. In alternativa, Il Salvagente ha pubblicato sul numero di aprile una lista di marchi che non fanno uso di solventi, utile per chi vuole acquistare in sicurezza.

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