Il procuratore generale del Texas, Ken Paxton, ha avviato un’indagine ufficiale contro Kellogg’s per l’utilizzo continuato di coloranti artificiali nei suoi cereali. Egli accusa l’azienda di ingannare i consumatori, soprattutto i genitori. L’obiettivo è stabilire se la compagnia abbia violato le normative a tutela del consumatore promuovendo i propri prodotti come salutari. Questo pur contenendo ingredienti controversi come quelli presenti nei cereali Kellogg’s.
Quali cereali sono finiti nel mirino?
Tra i prodotti coinvolti ci sono alcuni dei più iconici: Froot Loops, Apple Jacks, Frosted Flakes e Rice Krispies. Secondo l’accusa, contengono ancora coloranti sintetici derivati dal petrolio, come Red 40, Yellow 5, Yellow 6 e Blue 1. Questi sono ritenuti da diversi studi scientifici potenzialmente pericolosi per la salute, soprattutto dei più piccoli. Questo solleva seri dubbi sui cereali Kellogg’s.
Cosa rischiano i consumatori?
Paxton ha sottolineato che l’assunzione di questi coloranti può essere collegata a una serie di problematiche. Tra queste, disturbi del comportamento, obesità infantile, alterazioni del sistema endocrino e persino patologie autoimmuni e oncologiche. Il procuratore ha lanciato un monito forte: le aziende non devono sfruttare la fiducia dei genitori. Non devono promuovere alimenti “per bambini” che in realtà contengono componenti controversi come nei cereali Kellogg’s.
Kellogg’s aveva promesso un cambiamento: che fine ha fatto?
Nel 2015, Kellogg’s aveva aderito a un patto con altre grandi aziende, impegnandosi a eliminare tutti gli ingredienti artificiali entro il 2018. Tuttavia, a quasi un decennio di distanza, i coloranti artificiali sono ancora presenti nei suoi cereali più venduti, almeno nel mercato statunitense. La questione dei cereali Kellogg’s dimostra una mancata coerenza tra le promesse e i fatti.
Cosa ha fatto esplodere di nuovo il caso nel 2024?
Nel 2024, l’attrice e attivista Eva Mendes ha dato nuovo slancio al dibattito. A capo di una protesta, ha radunato centinaia di persone davanti alla sede centrale di Kellogg’s. Una petizione online ha raccolto oltre 400.000 firme per chiedere la rimozione definitiva di questi ingredienti. Eppure, l’azienda non ha ancora dato seguito concreto alle promesse fatte riguardo i cereali Kellogg’s.
Coloranti artificiali: davvero pericolosi o solo una scelta estetica?
Molti esperti sostengono che coloranti come Red 40 e Yellow 5 non apportano alcun beneficio nutrizionale. Servono solo a rendere visivamente più appetibili i cereali. Alcuni studi li collegano a iperattività e problemi comportamentali nei bambini. In Europa, l’uso di questi coloranti è già vietato in molti prodotti. In alcuni Stati americani — come la California — è in corso un dibattito per introdurre normative più severe per prodotti come i cereali Kellogg’s.
La replica dell’azienda: “Siamo in regola”
Kellogg’s ha risposto all’inchiesta dichiarando di rispettare pienamente tutte le leggi in vigore e di fornire un’etichettatura trasparente. Questo consente ai consumatori scelte consapevoli. Tuttavia, non ha ancora replicato direttamente alle nuove accuse mosse dalla procura texana sui cereali Kellogg’s.
Situazione in Italia: possiamo stare tranquilli?
Nel nostro Paese, e più in generale nell’Unione Europea, questi specifici coloranti artificiali sono già banditi da tempo. Tuttavia, resta fondamentale leggere le etichette con attenzione. Questo poiché anche i prodotti commercializzati in Europa, seppur privi di coloranti artificiali, possono comunque contenere elevate quantità di zuccheri raffinati e scarsi nutrienti come i cereali Kellogg’s.
Cosa succede ora?
L’indagine texana potrebbe rappresentare una svolta. Se verranno confermate le violazioni, Kellogg’s potrebbe essere obbligata a cambiare radicalmente la composizione dei suoi prodotti per il mercato americano. Intanto, l’attenzione dei consumatori cresce, e con essa la richiesta di maggiore trasparenza da parte delle multinazionali alimentari, soprattutto riguardo i cereali Kellogg’s.